L'uomo ha due grandi doti: la “parola” per dare suono ai pensieri e la “scrittura” per darne loro un senso nel tempo.
giovedì 15 febbraio 2018
LA CHIAVE A STELLA
“LA CHIAVE A
STELLA”. VISITA ALLA MOSTRA SUL LAVORO INDUSTRIALE NEL ‘900
Giovedì 7 dicembre 2017 la classe III BMr
dell’istituto Pacinotti è stata accompagnata dai docenti Lorenzo Cristofani e
Fabio Spuria alla mostra dedicata al lavoro industriale del ‘900, allestita
nelle Sale Affrescate del palazzo comunale di Pistoia.
La mostra è stata organizzata con il
patrocinio di “Pistoia Capitale della Cultura 2017” e da più enti, tra cui la Fondazione Valore Lavoro (Fvl Onlus), la
Cgil di Pistoia, l’Archivio Storico della Cgil.
Titolo della mostra “La
chiave a stella”, espressione ripresa dal libro del chimico e scrittore Primo
Levi, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz. Si tratta di un romanzo
pubblicato nel 1978 dove viene raccontata la situazione economica e sociale degli
anni ’70. La chiave a stella è un utensile usato per avvitare i bulloni, specie
in passato, prima delle macchine automatiche che utilizzano i meccanici.
Il materiale espositivo era diviso in
quattro sale, ciascuna delle quali riguardante aspetti diversi di uno stesso
arco temporale. La prima allestita con molte foto, tra cui una della “cattedrale” ̶ il capannone della fabbrica San Giorgio
dove si trovava la carpenteria (lavorazione del ferro) ̶
con il carroponte (una gru composta da
un gancio per spostare pezzi molto pesanti), alcune della Smi e delle principali di
manifestazioni del movimento operaio (le più importanti sono la “marcia della fame”
e quelle contro i licenziamenti).
Nella seconda sala era proiettato un
film di Charlie Chaplin intitolato “Tempi Moderni”, del
1936, con il protagonista alle prese con la catena di montaggio e la creazione
di un macchinario per dare automaticamente il pasto, riducendo così il tempo della
pausa pranzo. Ottanelli, lo storico che ci ha cortesemente accolto nelle Sale
Affrescate e guidato nella visita con spiegazioni sul significato della mostra,
ha fatto un riferimento anche all’altro film intitolato “La
classe operaia va in paradiso”.
Nella terza erano allestiti numerosi
quadri di pittori pistoiesi relativi alla tematica industriale del ‘900 (tra
cui il ritratto di Ugo Schiano eseguito da Remo Gordigiani). La maggior parte
dei dipinti rappresenta gli operai mentre stanno lavorando ed altri
rappresentano i capannoni della San Giorgio.
Nella quarta sala erano presenti alcuni
apparecchiature d’azienda, tra i quali il trapano a colonna e il comparatore (strumento
di misura per la verifica della planarità), e una tipica cucina casalinga anni
‘50/’60. Composta da: stufa a legna per riscaldamento ambienti e cottura cibo;
armadietto “metti tutto” per contenere tutte le suppellettili della cucina;
acquaio in pietra la cui acqua veniva presa dalla fontanella perché non tutti
l’avevano in casa; tavolo di formica più leggero di un tavolo di marmo; da un
frigorifero “Fiat” per la conservazione di carne e verdure.
Durante il suo discorso, lo storico
Ottanelli ci ha spiegato l’importanza della festa del lavoro. Infatti lo statuto
dei lavoratori è del 1970, prima si licenziavano sindacalisti anche per un
semplice volantino e il lavoro era a volte una forma di schiavitù. Si diceva per
l’appunto che “la Costituzione non era entrata in fabbrica”, perché nelle
fabbriche non era garantita la libertà di espressione e di sciopero.
Oltre ad aver mostrato delle foto dei
complessi industriali dell’allora San Giorgio (divenuta oggi Hitachi Rail), area chiamata “ex Breda”,
in cui un edificio è stato trasformato nell’attuale biblioteca comunale,
l’attenzione si è rivolta ad un fatto di grande dolore per la comunità
pistoiese, nato nell’ambito del cosiddetto “paradosso della pace”. In pratica
la Smi di Campo Tizzoro si occupava della produzione di pallottole per vari
tipi di armi, prima e soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale; finita la
guerra calò la domanda di munizioni e 6000 operai rischiavano di perdere il lavoro
poiché non era più richiesto quel tipo di prodotto. Così nel 1948 venne organizzata
una protesta chiamata “marcia della fame” in occasione della quale migliaia di
lavoratori (soprattutto donne) scesero in massa a Pistoia partendo da Campo
Tizzoro.
Durante la “marcia della fame”, non
furono solo operai della Smi a manifestare, ma si unirono, in nome
dell’appartenenza alla stessa classe operaia, anche alcuni lavoratori della San
Giorgio. Tuttavia la polizia sparò e uccise uno di questi ultimi, Ugo Schiano,
che viene ancora oggi ricordato con una targa affissa nella via in cui è stato
ucciso, per il gesto di solidarietà.
Abbiamo percepito la durezza delle
condizioni di lavoro da alcuni quadri e ci è inoltre rimasto impresso
l’episodio di solidarietà compiuto da Ugo Scanio. Infatti, nel mondo di oggi è
difficile ritrovare quei gesti tra le persone e più nello specifico nei ragazzi
che appartengono alla fase adolescenziale.
Infine risulta sempre attuale la
riflessione sul tempo per come affrontata nel film “Tempi Moderni”. Per questi
motivi è auspicabile che vengono organizzate in futuro altre mostre, per
mantenere viva l’attenzione su questo argomento.
R.
Laamiri – L. Bedin
lunedì 12 febbraio 2018
INAUGURAZIONE DELLA SEDE DELLA FONDAZIONE MAIC DI PISTOIA
Sabato 10 febbraio alle 10.30 la classe II APT dell'Istituto Pacinotti De Franceschi ha partecipato alla cerimonia di
inaugurazione del centro Maria Assunta in cielo di Pistoia. La classe era
accompagnata dal docente di lettere e storia Riccardo Fagioli. Gli alunni della
classe avevano già visitato in precedenza la struttura e ne erano rimasti
benevolmente colpiti. La cosa che era piaciuta di più agli studenti era stata
l'accoglienza ricevuta da parte dei degenti e ragazzi assistiti nel centro di
riabilitazione. Il fatto di essere considerati amici ed essere accolti con
affetto ed interesse aveva avuto un effetto molto particolare su questi
studenti spesso distratti dal tran tran quotidiano.
Alla cerimonia di sabato 10 febbraio erano
presenti tutte le più importanti autorità della provincia. I ragazzi hanno
riconosciuto il Sindaco, Vescovo, Prefetto, Comandante dei Carabinieri, Guardia
di Finanza, Caserma Marini, diversi assessori, Questore, Presidente della
Provincia e molte altre personalità come gli onorevoli Edoardo Fanucci e
Caterina Bini. Gli studenti della 2APT hanno trovato posto, seduti, per terra,
vicino al palco dei relatori e quindi hanno potuto seguire tutto con
particolare attenzione. La giornata è stata introdotta dal dottor Tito Rastelli
che ha anche voluto salutare l'unica classe di una scuola presente cioè proprio
la 2ATP dell'Istituto Pacinotti e la cosa ha reso gli alunni molto orgogliosi.
Dopo il dottor. Rastelli ha parlato a lungo il presidente della MAIC dott.
Luigi Bardelli che ha raccontato episodi della storia di questa fondazione
citando più volte il sacerdote che tanto ha ispirato l'azione dei volontari,
don Renato Gargini. Allo stesso sacerdote è stato anche intitolato il nuovo
padiglione della struttura. Dopo questo discorso tutto il pubblico ha assistito
ad un commovente filmato che ha narrato la storia della associazione dalla
fondazione fino ad oggi. Poi sono intervenuti l'Assessore Regionale alla
Sanità, il Sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e Mons. Fausto Tardelli,
Vescovo di Pistoia, che, durante il suo intervento ha anche preso in braccio
coccolandola una bimba diversamente abile. Alla fine della cerimonia, mentre
gli studenti attendevano di poter fare ritorno verso l'Istituto Pacinotti di
corso Gramsci l'onorevole Edoardo Fanucci si è soffermato a parlare con loro
chiedendo che impressione avessero avuto della manifestazione e se si fossero
distratti durante la conferenza. Durante il tragitto di ritorno verso la scuola
i ragazzi si sono scambiati opinioni circa la mattinata mentre qualcuno di loro
sovra eccitato intonava canzoni da stadio poco adatte all'occasione.
Gli alunni della 2 sez APT coordinati dal Prof. Fagioli Riccardo
INCONTRO CON L’AUTORE, Studenti protagonisti anche fuori dalle aule, accade a Pistoia!
di Realizzato dagli studenti e studentesse 2ABA Istituto Pacinotti De Franceschi Pistoia, coordinatore prof. Riccardo Fagioli
Il 25 Gennaio, la classe 2ºABA con la straordinaria partecipazione della 2ºAPT dell’Istituto Pacinotti di Pistoia, ha incontrato per la prima volta un romanziere. Gli alunni si sono trovati faccia a faccia con Divier Nelli nella sala dell’Assessorato alla Cultura – via Sant’Andrea 14 – . Angelica Massai ha presentato l’autore e il romanzo formulando le prime domande. Pur non essendo preparata alla cosa, in quanto il ruolo doveva essere svolto da alta allieva, Angelica ha dimostrato coraggio e capacità di improvvisarsi nel ruolo.
L’autore è apparso di bell’aspetto, affascinante e con molta capacità comunicativa. Utilizzava un linguaggio molto comprensibile e vicino alla sensibilità degli adolescenti. Ha saputo cogliere la loro attenzione e mantenerla attiva: la classe aveva preparato molte domande.
Alla domanda: “Qual è il tuo libro preferito tra quelli che hai scritto?”, Divier Nelli ha risposto: “Voi avete dei fratelli? Una madre che ha più figli non vi dirà mai quale ama di più, anche se sa che uno è più intelligente o uno più buono di carattere ... ”. Questa considerazione è piaciuta molto alla classe, perché c’è stata un’identificazione tra il pensiero dell’autore e quello dei ragazzi.
Un altro momento importante della conferenza è stato quello in cui l’autore del romanzo ha raccontato un episodio della propria adolescenza.
“Quando ero adolescente, col mio gruppo di amici, facevamo sfide contro la morte. Truccavamo i motorini nel garage degli amici, portandoli a fare velocità elevate. Su questi motorini, poi, facevamo salire le nostre ragazze e sfrecciavamo a tutta velocità prendendo il rosso al semaforo. La cosa che piaceva era il pericolo di essere investiti e le grida di panico delle ragazze alle nostre spalle. Ripensando oggi a quegli episodi, sono stato molto fortunato.” Da questo incontro abbiamo compreso che incontrare un autore è molto bello e interessante. Alla fine della conferenza, prima del rinfresco, Giada Scaglione della 2ºABA ha intervistato il protagonista della conferenza. Mentre Giada formulava le sue domande, Alessia Calabrese, Edisona Bytyqui e Francesca Serricchio si sono preoccupate di filmare il momento tanto atteso.
Il commento della classe 2ABA a questo evento è significativo "È stata un’esperienza molto bella, ci ha insegnato tanto e la consigliamo ai nostri coetanei, ma anche agli adulti".
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